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Nino Di Matteo, Confindustria e l’agguato al Governo

Di paolo (---.---.---.49) 5 maggio 2020 18:48

Che di agguato orchestrato dal sodalizio Giletti La 7 si sia trattato è fuori discussione. Questa rete televisiva ha da tempo preso una direzione politica ben precisa a favore del duo Salvini Meloni (ricordianoci dell’inciampo di Mentana). Più precisamente forse bisognerebbe dire una direzione a bastonare, minuto per minuto, il M5S. 

Su Di Matteo non mi pronuncio. Gode della stima incondizionata della maggioranza degli italiani e probabilmente i suoi atti confermano la fiducia che lo circonda. Ma è indubbio che intervenire in una trasmissione orientata in un certo modo, a distanza di due anni dai fatti, e manifestare una sua "percezione" sulla scelta operata a suo tempo da Bonafede è stata una caduta di stile. In più ha consentito a Giletti, in forma più o meno surrettizia, di montarci sopra il "teorema" M5S = sodalizio con i boss mafiosi.Che fa ridere anche i polli. Ma temo che l’interesse fosse proprio stanare i tanti "polli" pronti ad abboccare, soprattutto in un momento in cui il "capitano" verdognolo sta mostrando decisamente la corda.

Su Confindustria, ovvero su questa emerita congrega di prenditori d’assalto, meglio stendere un velo pietoso.Prima di criticare dovrebbero guardarsi allo specchio e fare un minimo di autocritica.

Non so invece da cosa derivino le sue riserve su Conte e in genere sul M5S. Probabilmente se è un ex pentastellato evidentemente avrà delle buone ragioni. Tuttavia io la inviterei a non perdere mai di vista quali sono le alternative.

Comunque sostanzialmente condivido l’articolo.

saluto



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