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Rai: il servizio pubblico va in vacanza

Di poetto (---.---.---.5) 7 settembre 2009 21:46

 L’estate, per la Rai, è sempre stato un periodo di tutto riposo.

Sono anni e anni che i programmatori estivi della Rai rispolverano vecchi e vecchissimi programmi, film, telefilm e via di seguito.

Ogni estate proliferano le premiazioni più strampalate.

Da qualche anno, però, l’estate si è prolungata, nel senso che la qualità dei programmi televisivi si è notevolmente abbassata.

Non solo la Rai, ma tutto il panorama televisivo in chiaro italiano, ci propina degli ignobili programmi.

Quello che c’è da chiedersi è il perché si paghino, con i nostri soldi, compensi elevati a presentatori per programmi decisamente scadenti.

Perché durante la programmazione di un film noi, che paghiamo il canone, non abbiamo diritto ad una visione integra del programma? Non è, anche questo, una lesione dei diritti di chi paga un canone? Secondo me si!

Perché pagando un canone si da più importanza agli umori dei pubblicitari che agli abbonati Rai?

Quale è, realmente, lo scopo della televisione pubblica italiana?

Le domande sono tante.

Non è solo la programmazione estiva che dovrebbe essere rivista ma tutta l’anima della Rai è da rivedere in toto.


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