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Covid-19: un messaggio dai ricercatori italiani ai colleghi stranieri

Di Damiano Mazzotti (---.---.---.91) 15 marzo 2020 12:24
Damiano Mazzotti

Per essere ancora più chiaro riporto anche questo commento:

Dillo a me.
Io ci lavoro con la gente "colta e studiata".
Sono le persone più ottuse che si possano immaginare.
Hanno acquisito quattro nozioni nel loro ristretto campo dello scibile, pensano che in esso si esaurisca l’intera conoscenza umana e se con i loro occhi vedono qualcosa che contraddice le nozioni che hanno appreso, la negano senza pensarci due volte.
Mi piace citare, a questo proposito, ciò che Dietrich Bonhoeffer diceva sulla stupidità in "Resistenza e resa":

"Se vogliamo trovare il modo di spuntarla con la stupidità, dobbiamo cercare di conoscerne l’essenza. Una cosa è certa, che si tratta di un difetto che interessa essenzialmente non l’intelletto, ma l’umanità di una persona. Ci sono uomini straordinariamente elastici dal punto di vista intellettuale che sono stupidi, e uomini molto goffi intellettualmente che non lo sono affatto. Ci accorgiamo con stupore di questo in certe situazioni, nelle quali si ha l’impressione che la stupidità non sia un difetto congenito, ma piuttosto che in determinate situazioni gli uomini vengano resi stupidi, o piuttosto si lascino rendere tali. Ci è dato osservare, inoltre, che uomini indipendenti, che conducono una vita solitaria, denunciano questo difetto più raramente di uomini o gruppi che inclinano o sono costretti a vivere in compagnia. Perciò la stupidità sembra essere un problema sociologico piuttosto che un problema psicologico. E’ una forma particolare degli effetti che le circostanze storiche producono negli uomini; un fenomeno psicologico che si accompagna a determinati rapporti esterni".


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