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COP25 | CLIMA da pazzi nonni e nipoti ribelli

Di Doriana Goracci (---.---.---.66) 15 dicembre 2019 10:39
Doriana Goracci
OGGI DOMENICA 15 DICEMBRE SAPREMO CHE FINE HA FATTO COP25 E IL CLIMA DA DIFENDERE...
ED ECCO LE ULTIME NOTIZIE RAGGRANELLATE E MESSE A COMMENTO DEL MIO POST che non ha incontrato pressochè nessun successo e riscontro ma non è questo l’importante...
"...Madrid Potrebbe concludersi con un bel nulla di fatto. Un rinvio velato da tante scuse sospette. lavori della COP25 alla presenza di 196 rappresentati di Stato, 2mila e cinquecento delegati e centinaia di interventi e decine di seminari è un fallimento globale, proprio come il problema del clima impazzito. Mentre chiudiamo l’articolo, ieri notte a Madrid la COP25 procedeva a oltranza per approvare un accordo che giustifichi questo mastodontico, costoso e dispendioso, circo mondiale. E proprio nell’anno della grande campagna ambientalista su scala mondiale.I co-invitati alla Conferenza dell’Onu, dopo undici giorni di chiacchiere (cui se n’è dovuto aggiungere un altro per tentare di arrivare a un accordo), allo scadere della mezzanotte di sabato erano ancora a lavoro per salvarsi la faccia. Gli scenari a questo punto sono quelli di una possibile intesa per un rinvio alla COP2020 di Glasgow o la produzione di un testo finale che in ogni caso sarebbe molto poco credibile e debole, senza la firma di Cina e Stati Uniti, i due Paesi che più inquinano. http://www.ilgiornale.it/news/politica/cop-25-documento-finale-rischia-saltare-summit-mondiale-sul-1799278.html
«Un anno e mezzo fa, non parlavo con nessuno a meno che non dovessi farlo per forza. Ma ora ho trovato una ragione per parlare» ha esordito Greta Thunberg l’11 dicembre, nel suo discorso davanti ai delegati di tutto il mondo riuniti alla COP25 di Madrid. «Da allora, ho fatto molti discorsi e ho imparato che quando si parla in pubblico, bisogna iniziare con un fatto personale o emotivo per attirare l’attenzione. Dire cose tipo, "la nostra casa è in fiamme", o "voglio che abbiate paura" o "come osate". Ma oggi non lo farò, perché poi quelle frasi sono l’unica cosa su cui ci si concentra. Le persone non ricordano i fatti, che sono l’unica ragione per cui ho deciso di dire quelle frasi, e non abbiamo più tempo per ignorare la scienza Il pericolo più grande non è la mancanza di azione. Ma è quando i politici e gli amministratori delegati fanno finta che stia accadendo qualcosa di reale, mentre in realtà non sta accadendo nulla, a parte un abile lavoro di contabilità e di pubbliche relazioni»».

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