Non capisco perchè arrovellarsi così: un movimento
populista è semplicemente un movimento che nasce, o dovrebbe nascere, dal
popolo e non dalle elites che governano il sistema.
Siccome il potere è in mano alle elites non è da
stupirsi che qualcuno di loro si inventi un qualche finto populismo che poi
raccoglie consensi. Per esempio Mussolini con il fascismo, Giannini con l’Uomo
qualunque, la Lega Nord, quella di Salvini, Trump.
Che poi i veri populismi possano essere molto
diversi fra loro a seconda dei contenuti su cui si insorge non è strano ed anzi
è un bene, una ricchezza potenziale.
Che poi ci sia chi decide di inserirsi, cavalcare,
strrumentalizzare i veri populismi non è affatto strano: è sempre successo,
succederà sempre nella storia di ogni diverso populismo; però che ci si riesca
non è scontato, dipende dalla onestà, dall’intelligenza e dalle capacità
intellettuali dei leader di ogni singolo populismo.
Avere fiducia nell’uomo significa credere che ciò
sia possibile.
Se non si ha questa fiducia si ricade nel pessimismo
rinunciatario oppure nell’utopica ricerca ideologica della "linea
giusta" e quindi si attribuiscono le sconfitte al non averla seguita
"correttamente" o al "non aver capito".
Oppure si scrive:
"Il
populismo pur presentandosi con fogge diverse alla fine finisce con
l’essere funzionale all’establishment a causa della sua vaghezza concettuale."
GeriSteve