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La coerenza di Matteo Renzi

Di paolo (---.---.---.49) 17 luglio 2019 17:04

Parole sante Lisco, parole sante.

Mi permetto di aggiungere che il frullato in salsa neoliberista si è innestato su un ego smisurato avulso da qualsiasi parvenza di autocritica e su un particolare non proprio trascurabile, ossia il pedigree politico e genetico del personaggio in questione.

Renzi è un democristiano senza dubbio, ma toscano e soprattutto fiorentino. Non è un aspetto secondario in una regione tradizionalmente "rossa" che ha sempre registrato la stessa "sinistra " fiorentina come una anomalia rispetto al resto del contesto regionale; e lo affermo da toscano. Ciò presuppone, oltre alla lingua sciolta e la battuta pronta, tipicamente toscane , una assoluta spregiudicatezza machiavellica nel perseguire i propri interessi, supportato da poderose spinte di ambienti che con la sinistra non hanno mai avuto nulla a che spartire.

Insomma dire Renzi e dire sinistra è certamente un ossimoro, ma è anche una bomba (vedi appunto "il bomba") innestata per spinte che portano a derive berlusconiane, tanto per intenderci.

Zingaretti rappresenta una pezzuola bagnata sulla fronte di un moribondo. Ormai il PD è condannato a diventare politicamente marginale perché svuotato dai margheritini ( Prodi in primis) di una identità propria e al suo capezzale si affannano personaggi in cerca di autore alla Calenda, tanto per citarne uno, mentre i vari Bersani, Cuperlo , Fassino, Speranza ecc.. sono solo armamentario bollito.

Prevedo a breve medio termine una scissione; è l’unica strada che il PD può percorrere, altrimenti rimarrà una " cosa " indefinita senza capo nè coda. E la cosa, da uomo di sinistra, francamente non mi dispiacerebbe per nulla.

Bellissimo articolo, complimenti.

saluto


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