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Rave a Diso: una piccola località e un grande, deleterio raduno

Di iavaian (---.---.---.254) 17 agosto 2009 20:05

Non succederebbe nulla se la gente cominciasse a capire che questa è la nostra cultura giovanile, non piace la nostra musica? Dateci dei luoghi dove poterci esprimere senza disturbarvi!
Le cose si risolverebbero facilmente se fossero regolarizzati, vivendo in un paese estero temporaneamente, ho avuto modo di vedere come i grandi eventi Techno siano organizzati anche meglio dei grandi tour delle star mondiali, questa è la nostra cultura, e sbaglio se dico che negli anni sessanta molti giovani venivano arrestati per esser stati a Woodstock o se vivevano in case comuni? Oggi osanniamo quel periodo come l’ultimo vero respiro di libertà del secolo scorso.
Non abbiate paura della cassa perchè non siamo bestie, siamo solo in ricerca del divertimento.
E se la vogliamo vedere in modo puramente economico, un evento rave porta gente da tutte le parti d’Europa, ricordo in Sicilia quanti francesi o tedeschi venivano e si innamoravano degli scenari idilliaci che la mia terra proponeva, gustandosi della buona musica e scambiando diversi aspetti delle loro culture con noi.


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