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Immigrazione: un’emergenza fatta in casa

Di Persio Flacco (---.---.---.189) 28 febbraio 2019 19:29

Per nostra fortuna anche questa materia può essere trattata laicamente, senza la costrizione di leggi divine indiscutibili e imperative. Le leggi umane, compresi i trattati internazionali, le fanno gli uomini per le loro necessità, per cui di esse si può sempre discutere. Almeno così dovrebbe essere, anche se a volte, quando si tirano in ballo "valori" e "principi", sembra che i precetti divini cacciati dalla porta rientrino dalla finestra.

E dunque, parlando di immigrazione, sarebbe opportuno ascoltare le persone, il loro disagio e le loro paure. Possibilmente quelle reali, non quelle dovute a suggestioni propagandistiche.

Disagi e paure che non è lecito respingere con sdegno perché leggi, trattati, valori, principi, affermano che sono illegali e indegne.

Se si assume questa prospettiva laica si deve constatare che le problematiche connesse alla questione migratoria hanno un prima, un dopo e un dove. Prima erano marginali, poi hanno acquistato rilevanza. Prima erano limitate a certi distretti sociali e ideologici e poi si sono estese fino a comprendere tutta l’Europa. Segno sicuro che vi è stata una saturazione delle potenzialità di accoglienza. E questo è un fatto reale al quale, a mio parere, non si può rispondere citando articoli e richiamando valori e principi. Anche per evitare, molto pragmaticamente, che questi siano distrutti piuttosto che aggiornati.


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