SINDROME >
L’espressione
“uno vale uno” di solito viene rivolta a soggetti terzi e con una valenza “riduttiva”.
C’è di più.
La cosiddetta democrazia diretta (via web) di fatto si concretizza
in un meccanismo decisorio di impronta autoritaria, classista e oligarchica.
Alla
quota più consistente di circa 150mila iscritti viene assegnata la
responsabilità di “dettare” la linea valida a livello nazionale e per i rappresentanti
eletti in Parlamento.
E’ COME se l’agenda politica e le scelte di un governo,
al pari di quelle della vita, potessero essere sintetizzate e “risolte” con qualche
frase, se non addirittura con un semplice si o no.
In buona sostanza.
Dal proscenio
di turno pochi dotati “attori” fanno sfoggio di slogan e spot (promesse) concepiti
a favore di una platea ristretta e “privilegiata” che poi racconterà lo spettacolo
ai tanti che fuori anelano, aspettando di “vivere” a sua volta cotante
emozioni. Ossia. Basta volerci credere e saper aspettare.
Altro che sindrome di
Procuste.
MEGLIO diffidare di siffatta “zuppa”.
Una Democrazia “sana” non si
nutre di millanterie e dei “poteri” di clan di Primi Super Cives interessati a …