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Una modesta proposta sull’insegnamento della storia: aboliamolo. Lettera aperta ai colleghi storici

Di Marina Serafini (---.---.---.33) 2 novembre 2018 16:22
Marina Serafini

Applaudo e ringrazio per la schiettezza e la lucida analisi di una attualità che rimprovera se stessa senza muovere un dito per cambiare direzione. Sarebbe bello che questa voce assumesse la dimensione di un coro...

Ci si lamenta di un impoverimento culturale che raggiunge livelli progressivi di antiumanesimo e intanto non si fa che consolidarlo attraverso la passività adeguante. Il macello della formazione ricade in quello dell’organizzazione sociale, intanto che quanto aveva faticosamente raggiunto il riconoscimento di "risorsa umana" è ripiombato nell’anonimo grigiore della già definita, e in quanto tale considerata, "mera forza lavoro". E sbiadisce il concetto tanto caro alla comunità europea di individuo come cittadino di una comunità, da educare alla conoscenza della tecnologia attualmente in uso, alla fruizione delle lingue, alla capacità di fare impresa di se stesso e di cooperare con gli altri cittadini con i quali è in lizza per realizzare una coesistenza migliore verso l’attuazione di una società in continua evoluzione.

Queste erano le indicazioni dettate in ambiente comunitario quando l’illuminazione giunse a far comprendere che la circolazione delle merci e delle ricchezze richiedeva anche la comunicazione e collaborazione tra gli individui, riconosciuti come tali e in grado di rispettarsi tra loro. Per conoscenza e per competenza.

Per non citare poi l’esigenza di trasmettere, ai cittadini del mondo-Europa, l’importanza delle metacompetenze...

Parole affascinanti e assolutamente condivisibili, parole....


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