Sulle promesse, mantenute e non, io vorrei
raccontare una storia, verificabile: era il 2010-2011, una bellissima, ridente
e ricca cittadina, Parma, andò quasi a ramengo. Preceduta da PCI e PDS,
Amministrazione PDL da una decina d’anni che si dimette, arresti, passi più
lunghi della gamba, debiti per oltre 500 milioni, intervento del governo per
varie decine di milioni, un inceneritore che si stava accendendo.
2012: elezioni vince tal Federico
Pizzarotti, M5S, bancario, mai eletto a cariche elettive (mi sembra). Campagna
elettorale: tante promesse, quella centrale: - l’inceneritore non sarà
attivato – a SUA DISCOLPA: ERA UN PIVELLO.
Il Sindaco si trovò sulla scrivania un
mare di problemi, si riassumono in:
Città ricca, bella e ben tenuta ma in
fallimento,
Assunzione o meno, della responsabilità di
penali da pagare causa mancato avviamento dell’inceneritore. (quando sentirete
financing project, tremate: non è un crimine, anzi, ma la misura viene
sempre superata). Agli ottimisti distratti dirò che le penali le pagano i
cittadini, ovviamente.
Il buon Sindaco mandò sostanzialmente a
puttane la campagna elettorale e amministrò come poteva, facendo cernita,
affinché ci fosse speranza di uscire dalla melma:
- i servizi comunali, ancora oggi, sono fra i più
cari d’Italia, però l’Amministrazione interviene, nell’ambito delle sue
competenze, nei confronti dei più deboli,
- l’inceneritore è acceso però Parma ha aumentato
di molto la raccolta differenziata rifiuti,
- strade, sfalci, abbellimenti, ne hanno risentito
ma la città è comunque curata a buon livello e qualche debito è stato
ripianato
L’eletto fu escluso dal M5S e trattato
come un parìa. Ma non dai grilliani di Parma che ripudiarono in massa il
movimento, il grande capo e codazzo ululante.
L’anno scorso Pizzarotti è stato rieletto
Sindaco con una SUA lista civica: perché? in fondo aveva disatteso le promesse
elettorali!! Parma di problemi ne ha ancora molti e rimostranze e polemiche non
mancano, ma allora perché?
Mi piace pensare che i cittadini votano,
anche in massa, per protestare ma non chiedono la luna, chiedono il massimo
impegno, onestà anche intellettuale e quanto è possibile fare partendo dalla
situazione data.
Questa vicenda mi sembra uno spaccato
dell’Italia di oggi.
Perché si può parlare di promesse non mantenute dal Governo? Perché Lega e M5S
NON SONO PIVELLI, una governa da 25 anni, l’altro da 5 anni è in
Parlamento, ha occupato posizioni importanti, hanno avuto in mano “tutte le
carte di questo Paese”. Le loro promesse non possono essere fuffa,
DEVONO tirare fuori i progetti che le hanno determinate e che hanno portato al
Contratto del Governo del Cambiamento.
Ci ritroveremo con la troika in casa?
Noi li abbiamo eletti e noi ne sopporteremo le conseguenze.
Erano promesse del
piffero? Non importa, intanto c’è una classe politica asfaltata perché tutto
sommato lo ha meritato, però adesso facciano il possibile,
lo facciano bene e
rapidamente partendo dalla situazione data.
Applicare progetti è diverso e più lungo
che portare in Parlamento Proposte, Disegni e Decreti, è chiaro; in Parlamento,
però, non c’è niente: tranne un fiume di parole e dichiarazioni, peraltro
spesso confuse e contraddittorie, NON C’E’ NIENTE! (e quando c’è, erano meglio
le parole, vedi Decreto Dignità)
Paolo si scaglia contro Informazione e
dichiarazioni in talk show: abbia pazienza, quelle non valgono il fiato
sprecato. Alla nostra età dovremmo guardare alla sostanza a quello che sarà per
i nostri figli e nipoti, se le promesse una volta applicate possano avere una
evoluzione positiva, partendo dalla attuale situazione, tutto il resto vale
poco.
Un Saluto
Es.