Considerato il suo status di prof. di etica, mi viene il dubbio che
questo articolo sia una provocazione, una sorta di test con il trucco, però le
risponderò come se Lei credesse in ciò che ha scritto,
questo articolo mi sembra un coacervo di stereotipi; apparentemente inteso
a “spiegare” in realtà vuoto. Morale ed Etica non sembrano risiedere da queste
parti. Non c’è nemmeno conoscenza:
Trump, sono gli USA, quel posto che fu chiamato Impero e come tale si
comporta, attacca per difendere il suo potere. E’ il paese del liberismo,
dell’establishment del quale Trump è parte integrante e di cui populismo e
qualunquismo sono gli alleati, forse addirittura riveduti, corretti e promossi
allo scopo.
Putin, Russia: non è da meno con un autoritarismo più appariscente, nulla
più. Potenza economica assai limitata prodotta da vendita di gas e petrolio,
soldi “minga”. Ho la netta impressione che l’Italia, povera ed indebitata per
colpa prima di tutto sua, dal punto di vista economico sia assai più “potente”.
Bel totem: lui e gli oligarchi russi si sono spartiti le “conquiste” del
socialismo reale, alla facciaccia del popolo russo.
Brexit: espressione massima del populismo? lo dico, da professionista negli
scambi con l’estero, che è in grande difficoltà ad applicarla. Essere parte di
Maastricht e di Schengen con una moneta nazionale usata nella
finanziarizzazione liberista, hanno permesso un grande sviluppo nelle attività
terziarie. Sembra però che anche gli inglesi mangino, si curino, utilizzino
carta, plastica, macchine che però non producono. Il successo finanziario e
commerciale svaniscono se merci, persone e soldi non possono circolare
“liberamente”.
Visegrad: Polonia Ungheria Rep.Ceca Slovacchia, “ma mi faccia il piacere”!
sono colonie economiche di Paesi Europei, Tedeschi e Francesi su tutti,
“mantenuti” dai contributi UE. I “colonizzatori” ringraziano, sono assai
contenti di pagare stipendi bassi, autoritarismo dello Stato e soppressione dei
sindacati “non allineati”. Oddio i colonizzatori, per raggiungere lo scopo, hanno investito anche
utilizzando fondi che la Ue ha destinato a scopo di promozione economica di
quei popoli, ma insomma. Il giorno che l’UE taglia i contributi, o il giorno in cui i
loro amici italiani non firmano il bilancio comunitario, troveranno le parole
populiste giuste per fare dietro front, (veramente gli italiani dovrebbero
incazzarsi non poco con loro visto che non sappiamo (sic!) dove mandare i
migranti),
Austria: vai a sapere, nonostante siano passati 100 anni, gli austriaci
soffrono ancora la perdita di Cecco Beppe, la perdita della grandezza
imperiale, l’irrilevanza. Moderatamente xenofobi sempre, credo soprattutto
perchè il territorio è orograficamente difficile dunque paesi e cittadine che
fanno della tradizione un motivo di coesione ed orgoglio. Gente allegra e
ospitale ma, come da noi, dopo tre giorni l’ospite (non pagante) puzza.
Ritornano: i costumi, quelli di carnevale? l’ordine, quale? olio di
ricino e bastone? la tradizione, si riferisce alle feste paesane? i simboli
religiosi, quelli sì è vero, ma di religiosità vera e quel poco di morale che
una religione può dare, spariti. Ehhh potere di pubblicità e marketing.
Sospetto che la pubblicità ed il marketing abbiano fatto un ottimo lavoro con
pessimi effetti.
Dice che i poteri tecnocratici sono messi in discussione? A parole forse,
nei fatti sono sempre più forti; le divisioni, le contraddizioni, lo sfascio
dell’UE, rende più forti i potentati economici che hanno fatto del pianeta
un gioco di potere, una sorta di Risiko: divide et impera, ricorda?.Saremo noi
italiani con le pezze al culo a farli soccombere o prevarrà il bisogno?
Ciò che premeva ai “tecnocrati” era eliminare due vocaboli e le loro
conseguenze: politica ed ideologia. La pancia non pensa, non si
procura ciò di cui ha bisogno, importante essere piena, poi rutta, scorreggia
ed evacua e avanti così tutti i santi giorni, finchè ce nè……. !
Un Saluto
Es