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Addio a Stefano Rosso

Di Jvan Sica (---.---.---.64) 17 settembre 2008 15:01
Jvan Sica

Stefano Rosso me lo ha fatto scoprire mio papà da ragazzino con un disco di vinile senza custodia che viveva affiancato ad uno di Riccardo Cocciante. Da quel momento le sue canzoni hanno punteggiato buona parte della mia vita e quando c’erano serate in cui dovevo cantare in pubblico, che sò in qualche recita per bambini, chiedevo sempre una canzone di Stefano anche per fare l’alternativo. Ho canatato "E allora senti cosa fò" vestito da indiano metropolitano e "Storia di ragazzi innamorati pazzi" con in testa un cilindorne troppo grosso.

Qualche anno fa contattai Stefano via mail chiedendogli il cachet per una serata che volevamo organizzare al mio paese. Nella mail scrissi che avevamo un piccolissimo budget ma tanta voglia di vedere un suo concerto. Ci rispose subito dicendo che per quattro soldi sarebbe venuto, però dovevamo farlo pernottare, bere e divertire insieme a noi almeno per due giorni. Questo era Stefano Rosso e non si può aggiungere altro.


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