Qualcosa >
Fin dalla
campagna elettorale imperversa la promessa di cambiare di parecchio il tessuto
socio-economico del paese.
MA ORA nelle dichiarazioni e negli annunci di merito
ricorre spesso il termine “qualcosa”.
Dei problemi in evidenza si focalizza quel
“qualcosa” (aspetto) che è dai più visto come inaccettabile.
I provvedimenti (atti) da varare
in Parlamento vertono su un “qualcosa” (fatto) da cominciare a correggere o
superare.
Il tutto è legato alla risaputa differenza che c’è tra il dire e il
fare. Ovvero.
Quando i fenomeni sul campo sono articolati e complessi e quando
scarseggiano le risorse riguardanti una intera fattispecie torna molto utile cercare
di richiamare l’attenzione su un “qualcosa” che suoni a preludio (avvio) di
quel generale cambiamento prospettato.
Il problema è che l’emotività (paure,
aspettative, ..) è l’anticamera della reattività.
Non esiste un “qualcosa” che
basta a governare.
E non è Tutta colpa di Carosello se in politica piovono slogan e
spot …