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M5s, per un bilancio dell’esperienza

Di pv21 (---.---.---.58) 6 maggio 2018 19:38

Fatta su misura >

Ferma convinzione (e verità disvelata) dei massimi vertici di M5S è che gli altri partiti non vogliono che “vada al governo”.

Tuttavia “dimenticano” (?) di precisare che nell’unico tipo governo “politico” da loro auspicato sarebbe M5S a detenere almeno il 55% dei seggi. Tanto implica la partnership “cercata” sia con la sola LEGA che con il PD.

Ossia.


Quando la maggioranza in Parlamento è frutto del concorso di più gruppi politici, a QUELLO che dispone del maggior numero di seggi viene accordato un ruolo prioritario su scelte, azioni da promuovere e continuità.

Al di là della composizione fisica del governo, CHI ha il 55% dei seggi complessivi detta in Aula i tempi ed i passaggi, specie di un programma “sottoscrittoASSUME cioè di fatto la “titolarità” dei provvedimenti varati.


VICEVERSA, con dentro tutto il Centrodestra il contributo di M5S “peserebbe” solo il 35% dei seggi messi in comune. Situazione comparabile a quella di un governo “istituzionale” varato dal Presidente Mattarella.


Ergo.

E’ FACILE dichiarare che (mancando certi presupposti) a M5S è impedito di “andare al governo”.

DI SICURO è una sortita “fatta su misura” per consolare, all’occorrenza, i milioni di suoi attuali elettori. SERVE, altresì, a persuaderli a rinviare aspettative e bisogni, nonché a “scommettere” su un M5s in grado di varcare (a breve) la fatidica soglia del 50% di voti +1.


Promesse di “svolte” epocali sono messaggi tipici di un Dossier Arroganza


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