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Parlare di
tragedie non è affatto facile, ma certe ricostruzioni lasciano molto perplessi.
Primo caso. Non si sa se la guida alpina francese ha contattato subito la
polizia di frontiera per avvertirli del tipo di soccorso che si apprestava a
dare.
Secondo caso.
L’ONG ProActiva Open Arms interviene “su richiesta” della
Marina Italiana.
Sopraggiunge la Motovedetta Libica che prima minaccia di
sparare e poi “desiste”.
Il COMANDO Italiano prima aspetta l’autorizzazione del
Governo Spagnolo (bandiera spagnola) poi (dopo 24 ore) le AUTORITA’ Italiane
autorizzano la rotta verso Pozzallo, dove la nave viene “sequestrata”.
Il
problema non è tanto chiedersi se la solidarietà è diventata un crimine quanto
cercare di trovare un minimo di logica in una narrazione a dir poco “lacunosa”
del rapporto tra i vari ORGANI decisori intervenuti in sequenza.
Meglio aspettare le
conclusioni del Magistrato. …