Al laccio >
E’
risaputo che mettere le mani sul sistema fiscale è un’operazione quanto mai
complessa e meticolosa. Tant’è che sovente tra le finalità dichiarate e la loro
pratica attuazione subentrano dei “ripensamenti”, se non spiacevoli difformità.
Prendiamo, a mo’ d’esempio, il Reddito di Cittadinanza che ha riscontrato il
plauso di disoccupati e di “poveracci”.
Per quel tanto che è dato sapere sui
contenuti, la prospettiva di disporre di 780 euro al mese è vista in parecchi casi
come una vera boccata d’ossigeno.
DESTA tuttavia non poche perplessità il previsto
connesso totale “assorbimento” (finanziario) di alcune altre risorse finora
devolute a pari titolo.
Tipo il REI e il Bonus da 80 euro che verrebbero del
tutto cancellati.
In soldoni.
Da detto Reddito resterà fuori almeno la fascia più
alta che, ad oggi, dà diritto a quota parte del vigente “beneficio” (€80).
Visto
che si tratta di soggetti di sicuro non “abbienti” non sarà affatto
indifferente dover rinunciare a qualche decina di euro.
Ergo.
Pur se “scomodo”
sotto il profilo politico sarà bene che il succitato “assorbimento” avvenga solo
fino a concorrenza e che si faccia salva, dandone continuità, l’eventuale quota
residua (o estranea).
SOLLETICARE gli “appetiti” primari è tattica da Dossier
Arroganza …