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L’Austria ed il passaporto ai sudtirolesi: boutade o episodio grave?

Di Rocco Di Rella (---.---.---.104) 4 gennaio 2018 12:45
Rocco Di Rella

Non sono d’accordo. La questione sudtirolese va risolta una volta per tutte. Loro non sono italiani, perché non parlano italiano. Fanno solo geograficamente parte dell’Italia, ma non sono linguisticamente italiani. Io credo che uno Stato maturo e democratico debba chiudere il contenzioso con un referendum. Il referendum, però, non deve essere un prendere o lasciare su tutto il Tirolo del Sud. Il referendum dovrà rispettare la volontà dei singoli Comuni della Provincia autonoma di Bolzano. Sulla base dell’esito referendario andrà ritracciato il confine italo-austriaco. Questa, secondo me, è la soluzione più giusta e sensata della disputa italo-austriaca sul Tirolo del Sud. I Comuni sudtirolesi che si esprimeranno per l’Italia continueranno a farne parte; I Comuni sudtirolesi che sceglieranno l’Austria passeranno sotto sovranità austriaca. Lunare e impraticabile è l’ipotesi di creazione di uno Stato indipendente del Tirolo del Sud. Il sopra descritto percorso di consultazione della popolazione sudtirolese e di ritracciamento del confine italo-austriaco dovrà essere un percorso concordato con la Repubblica federale austriaca. Questa è la VIA MAESTRA per chiudere questo fastidioso contenzioso sul confine settentrionale dell’Italia che si trascina da circa due secoli. Ovviamente considero anch’io quella del doppio passaporto un’inaccettabile sparata propagandistica.


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