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Trump e Gerusalemme. La difficile lettura della spregiudicatezza americana

Di Fabio Della Pergola (---.---.---.4) 7 dicembre 2017 20:08
Fabio Della Pergola

Concordo, ma insisto. Al di là dei proclami altisonanti e un po’ stucchevoli di tanti così come di quelli roboanti e sdegnati di tanti altri, Trump alla lettera ha detto "non stiamo prendendo posizione su eventuali problemi relativi allo status finale inclusi i confini specifici della sovranità israeliana a Gerusalemme...". Non ha quindi definito la città capitale "unica e indivisibile" di Israele, come vorrebbe tutta la retorica di parte, perché in questo discorso è implicita la possibilità che parti della città possano diventare capitale di un futuribile stato di Palestina. Dipende dalla trattativa fra le parti. Quindi si sta parlando di altro. Che puà essere la sciagurata improvvisazione di un incapace o il primo passo di una strategia che, ad oggi, appare incomprensibile. Vedremo.


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