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Il caso Zopa.it

Di Sergio Nazzaro (---.---.---.163) 20 luglio 2009 19:42

Concordo con la tua analisi, anche se i prestiti in tempo reale li vedo complessi e poco sicuri.
Il punto fondamentale che cerco di mettere in risalto però è un altro: l’estrema rapidità di azione dei controllari (Banca d’Italia e Ministero dell’Economia e delle Finanze) presso questa forma altra di credito.

Come mai i suddetti controllori non intervengono con la stessa rapidità verso le banche e gli spread altissimi che si registrano in questo periodo in cui i tassi BCE ed Euribor sono ai minimi storici?

Come mai i suddetti controllori non intervengono verso tutti questi soggetti (e sono centinaia) che fanno una pubblicità veramente opaca su tutti i quotidiani, freepress, settimanali e mensili? Chi sono questi prestatori di soldi e da dove li prendono? E perchè mettono sempre in risalto che posso risolvere i problemi ai cattivi pagatori e fargli avere altro denaro? Quante e quali commissioni percepiscono e da chi?

Sarebbe interessante che il Governatore Draghi e il Ministro Tremonti diano una risposta a questi quesiti.

Invece si fa difficoltà soltanto e semplicemente a "trasportare" un mutuo da una banca all’altra, a chiudere un conto senza spendere un patrimonio.

Almeno Zopa cercava di essere trasparente, ma forse si preferiscono le banche che fanno pubblicità con balletti e canzoni di facile ascolto, zompando in giro per un set, alla faccia della crisi. Che banche!


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