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Caso Catalogna: nessuno sia libero in Europa

Di enzo salvà (---.---.---.147) 2 novembre 2017 23:29

Mettiamola così: quando si associano alle prime 3 righe del suo articolo, e poi democrazia a ramengo, nazismo, franchismo ecc.ecc. fino a chiudere con povertà e schiavitù, è difficile far confusione, non mi sono perso niente e non sono bizzarro; semplicemente io vengo da un posto difficile e veramente occupato militarmente 100 anni fa, dove siamo alle 4a o 5a generazione di bilinguismo e multiculturalismo, dove molti sono i figli di coppie miste, ne più ne’ meno che gran parte della gente catalana, vengo da un posto dove per 60 anni si è lavorato per ottenere il rispetto della cultura originaria di quei territori, Lei ha vissuto qualche cosa di simile? Ha un’idea anche solo teorica di cosa voglia dire "integrazione fra persone comuni con il solo desiderio di vivere bene nonostante i politici?" Io me ne frego della politica e dei politici poiché posso liberamente votare e scegliere!! se ritiene che io sia carne trita immagini Lei, che come tanti, si infufa per gente che non fa altro che "dividere per dominare" magari un fazzolettino di terra piccolo piccolo e lo fa tramite immagini epiche o slogan; si informi Lei piuttosto sull’Autonomia di cui gode la Catalogna e di chi sono i Catalani odierni. Dice Tomatis che lo Stato somministra veleni in dosi .......ecc. Lo Stato siamo noi, gli elettori, e se nella formazione dell’opinione pubblica il quarto potere anziché badare alla pancia della gente si rivolgesse al cervello ed al cuore, sempre che l’informazione abbia un cervello ed un cuore e non solo voglia di scoop, provocazione e polemica, forse e dico forse, quei cittadini che "non ne vogliono sapere di guardare l’orrida realtà", forse la vedrebbero ma soprattutto la cambierebbero,......o no ....perché questa è la Democrazia.

Un Saluto
E.s.


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