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E’ possibile sradicare il fenomeno mafioso dall’Italia?

Di STEFANO (---.---.---.58) 14 luglio 2009 13:04

Eravamo cento giovani e forti....
Vengo da Reggio Calabria e vivo a Roma, ho un lavoro onesto e ci sono arrivato da solo.
Quando vivevo li, si andava agli scout, si facevano le marce per la pace, durante gli anni ottanta si sfilava per il corso Garibaldi contro la Mafia, eravamo giovani di belle speranze, autobus e treni pieni di ragazzi per andare ai funerali di Falcone e Borsellino (mentre alcuni sottovoce e neanche tanto dicevano, hanno fatto bene !!!) ...poi sul finire dell’università chi a Reggio, molti a Messina, molti fuori, ma anche prima della fine dell’università, al momento di entrare alle specializzazioni a Messina, al momento di avere il posto nella pubblica amministrazione....non tutti ma molti , troppi, hanno bussato alle porte dei Notabili, dei Mafiosi che gestivano gli atenei....e noi che dovevamo essere nuova linfa, nuovo verbo, siamo stati semplicemente dei successori, i nostri padri e nonni contadini non avevano studiato, noi avevamo avuto l’occasione e l’abbiamo sprecata...Andate in Calabria, andate a vedere il mio meraviglioso litorale Jonio devastato dagli assassini palazzinari, l’agricoltura è finita, i contributi europei sono stati presi per piantare ulivi inesistenti in improbabili fiumare transeunti....e guardatevi intorno, la disoccupazione , i morti della piana di gioia tauro, guardate guardate......siamo stati un fallimento, oggi abbiamo davanti ai nostri occhi il prodotto di tanto fallimento.....cliniche private corrotte con dentro i nuovi giovani laureati di calabria...macchinoni che vanno e vengono, abiti di lusso, viaggi .....di tutto un pò .......pure la fata morgana si è incazzata..e non esce più dalle acque....... Con AMORE PER LA CALABRIA , L’ASPROMONTE , LO IONIO....MA CON IMMENSO DOLORE
STEFANO


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