• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

Hannah Arendt faccia a faccia con il male

Di Truman Burbank (---.---.---.207) 7 maggio 2017 23:45
Truman Burbank

Quando leggo articoli di questo tipo faccio sempre fatica, non riesco proprio a capire come si possa essere così ciechi di fronte al mondo. Eppure lo studio del passato dovrebbe avere proprio lo scopo di farci capire ciò che succede intorno a noi. Gaza è stata trasformata in un lager a cielo aperto, un campo di sterminio, da un’organizzazione criminale, e noi stiamo a parlare dei crimini di 80 anni fa, senza riconoscere quando il male si ripresenta. Forse perchè il male di oggi è bravo a mostrarci il diavolo, Satana, con la faccia degli altri. E noi, come facciamo da millenni, abbiamo paura di Satana e non vediamo che è quello che proietta il film.
E così una filosofa meno che mediocre viene esaltata, perchè è utile agli assetti di potere di oggi.
Nel merito, Gino Germani, grande studioso, aveva studiato i parallelismi tra i "fascismi" di vario genere, studiandoli come fenomeni sistemici, in cui una classe che sta perdendo potere trova il modo di circuire il popolo per mantenere tale potere che evapora. (Mi scuso con lui per la sintesi brutale). Il suo confronto tra i vari tipi di fascismo era molto critico sulla società di oggi. Ma qui si preferisce invece ripetere all’infinito rituali apotropaici, tentando di scacciare il male con tali rituali. Era meglio la musica andina, quella di cui Lucio Dalla diceva "noia immortale ... sono anni e anni che si ripete sempre uguale".


Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox