PRENDETEVELA CON CHI VOLETE MA IN QUESTO CASO LE FERROVIE ITALIANE
C’ENTRANO COME I CAVOLI A MERENDA.
PAROLA DI CAPO TECNICO DEGLI IMPIANTI ELETTRICI DAL 1973 AL 1979
QUANDO C’ERANO IN SERVIZIO 250.000 FERROVIERI PER META’ NULLA FACENTI.
AL TEMPO LE FERROVIE DISTRIBUIVANO STIPENDI E ME NE SONO ANDATO
PER NON DOVER CERCARE DELL’ESPLOSIVO
PER FARE SALTARE IL PALAZZO COMPARTIMENTALE DI TRIESTE
DICEVO CHE AGLI STATALI SI DOVEVA ASEEGNARE LA MEDAGLIA
AL VALORE DELLA RESISTENZA:
RESISTERE SENZA LAVORARE
ED AVERE IL CORAGGIO D’ANDARE A RISCUOTERE IL"NON DOVUTO"
Vi ricordate l’"esplosione" della ruota di un treno (ICE) viaggiatori che lo fece deragliare ed andò a sbattere contro un pilone di un ponte soprastante?
Questo incidente è dovuto a troppe regole che alla fine non regolano niente.
Ricordo che le rotaie dei binari ferroviari sono sottoposte a verifiche con ultrasuoni appunto per rilevare eventuali anomalie nella struttura interna.
Non vedo perché anche gli assi non possano essere sistematicamente monitorati a ultrasuoni e nei casi sospetti sottoposti a radiografie.
Altrimenti le compagnie di certificazione certificano cosa? Le fatturazioni di prestazioni insufficienti?
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Si è scoperto alla fine della giornata, quando anche l’ultima cisterna è stata svuotata e l’area della stazione è tornata sicura, che sì, le cisterne erano tutte integre e che questa è stata la salvezza di Viareggio.
Se il fuoco avesse fatto saltare tutte le 13 rimaste intere, la città avrebbe cambiato i suoi connotati fino al quartiere più periferico.
I vigili del fuoco hanno lavorato quasi 24 ore per svuotare le vasche piene del gpl rovesciate sulla massicciata. Ciascuna di quelle vasche conteneva 80 mila litri di gpl, circa 40 mila chili.
VERE E POTENTISSIME BOMBE TERMOBARICHE
Nucleare o gas?
Ecco cosa scrivevo a proposito di pregiudizi.
Facile profeta di sventure o solo logica conseguenza statistica dei numeri?
Ora parliamo di navi metaniere all’attracco e ipotizziamo ... come fanno normalmente i VERDASTRI ecc.
OVVERO DELLE ECCEZIONALI E POTENTISSIME BOMBE TERMOBARICHE
Diciotto mesi fa scrissi l’articolo sottoriportato.
Da L’Opinione delle Libertà di Arturo Diaconale
Edizione 13 del 17-01-2007
Avevo dimenticato di riportare fra gli incidenti quello che riporto qui sotto:
Origin of accident Year Location Products involved Number of Deaths Injured Evacuated Explosion (storage tank) 1984 Mexico,St. J. Ixhuatepec Gas (LPG) 500 2.500 200.000Lettera appena inviata al Messaggero Veneto di Udine
ENERGIA
Vittime del gas
C’è una tabella, i cultori della rete possono scaricarla dal web, che riporta tutti gli incidenti di varia natura occorsi nel Mondo e fra loro quelli industriali.
Alla sua lettura sono basito per la superficialità con la quale gruppi d’interesse (lobbies) divulgano ad arte le bugie e la disinformazione per orientare la percezione del pubblico destinatario delle loro informazioni.
Prendo ad esempio il gas causa dell’ultimo disastro a Viareggio.
Il lettore nemmeno immagina di quanti disastri è responsabile il gas e, fra i più recenti, cito l’impianto di liquefazione di Skikda in Algeria che nell’anno 2004 ha prodotto 29 morti e 74 feriti a seguito dell’esplosione e dell’incendio durato otto ore che ha provocato danni per 1 miliardo di dollari. L’ufficio investigativo di una compagnia assicuratrice attribuì la causa ad una fuga di gas liquido in fase di carico dalla tubazione di collegamento alla nave metaniera. Inoltre, lo stesso anno in Belgio, in fase di scarico un’analoga esplosione provocò la morte di 15 persone. Storicamente si ricorda, uno per tutti gli anni antecedenti, l’esplosione di un serbatoio di gas liquido a Cleveland (Ohio) che nel 1941 produsse 131 morti, 225 feriti, 680 senzatetto, 2 fattorie e 79 case distrutte.
Comunque, in assoluto, quello che causò più morti accadde in Messico a St. J. Ixhuatepec, nell’anno 1984 e dovuto all’esplosione di un grande serbatoio di stoccaggio di GPL; ci furono 500 morti, 2.500 feriti, 200.000 evacuati.
Ora proviamo a collegare questo incidente con gli impianti di rigassificazione proposti a Trieste da Gas Natural nel vallone di Zaule e da Endesa off-shore nel golfo di Trieste.
Il terminal petrolifero della S.I.O.T. di Trieste conobbe un attentato attribuito all’organizzazione terroristica “Settembre nero” nell’anno 1972. Quali rischi per Trieste in caso d’attentato o incidente alle navi metaniere - oggi possono trasportare fino a 253.00 mc - attraccate ed ai rigassificatori? Bombe termobariche semoventi?
Che bisogno c’è di ragassificatori in Italia quando dal prossimo anno arriverà anche il gasdotto Nabucco?
Dove si accumula tanta energia ed incuria accadono i più grandi disastri: fra i vari leggasi Vajont.
Renzo Riva
Energia e Ambiente
Nuovo PSI F-VG
Via Avilla, 12/1
330309 Buja (UD)
[email protected]
349.3464656
http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_accidents_and_disasters_by_death_toll
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