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Quante sono le ragioni per votare Sì al Referendum Costituzionale? Tante. Ecco cosa non vogliono vedere i sostenitori del NO

Di Domenico Dodaro (---.---.---.121) 4 dicembre 2016 14:26
Domenico Dodaro

Gentile Signor Anonimo,


come recita il titolo, l’articolo espone solo gli aspetti migliorativi della riforma, che sono quelli tratti dalla lettura delle modifiche costituzionali. In parole povere, non sono opinioni, ma sono fatti. I fatti non sono propaganda. Sono fatti.

A ogni modo, anche se gli aspetti negativi non sono volutamente discussi nel mio articolo, posso rispondere alle sue obiezioni, dal mio punto di vista.

1. Che la configurazione dell’ipotetica nuova Camera delle Regioni sia "fumosa" è una sua opinione, sì ripresa da altri critici della riforma, ma a me non convince. Mi sembra una critica pretestuosa.

2. Non è vero che la legge Fornari-Chiti è da scrivere. E’ scritta e, come dico nell’articolo, può essere depositata e discussa dal Parlamento solo in caso di vittoria del Sì.

3. Questo punto è abbastanza fumoso...se passa la proposta Fornari-Chiti TUTTI i deputati della Camera delle Regioni sarebbero prescelti dai cittadini.

4. Lei è molto disinformato. Parla per sentito dire. La riforma prevede che la fiducia possa essere data e tolta solo dalla Camera dei Deputati. Non c’è spazio per speculazioni ulteriori e film di fantascienza.

5. I deputati alla nuova Camera delle Regioni iniziano e terminano il loro incarico in corrispondenza con l’inizio e la fine dell’incarico amministrativo regionale. Quello che scrive è falso. Lo documenti.

6. Non ho compreso il suo ultimo punto. Vuole dire che i nuovi deputati non sarebbero indipendenti? Anche questa è una sua opinione e di altri, ma non mi pare che si basi su evidenze empiriche.

7. A mio avviso lo scopo della riforma - superamento del bicameralismo, introduzione di tempistiche di lavoro, ecc. - è un modo di *combattere* lo status quo e i privilegi a cui si riferisce, in quanto si combatte l’ostruzionismo parlamentare che ne è la causa. Da anche più responsabilità a chi governa. Le maggioranze che non dovessero essere all’altezza sarebbero bocciate dai cittadini nei momenti elettivi e non, come è accaduto spesso nella storia repubblicana dopo i due conflitti, da politici ricattatori e voltagabbana.


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