Per cambiare >
Il bicameralismo
paritario può essere superato in vari modi.
Nel merito.
L’attuale consistenza del
nostro Parlamento ci dice che viene eletto 1 Deputato ogni 100 mila abitanti e
1 Senatore ogni 200 mila. Un rapporto più che assimilabile a quello delle altre
democrazie occidentali.
La RIFORMA della Costituzione da confermare prevede che
95 (tra Consiglieri Regionali e Sindaci) avranno, in aggiunta, il gravoso incarico
di riunirsi periodicamente a Roma e assolvere ai non pochi compiti demandati al
futuro Senato. CON il riconoscimento di una diaria e delle relative spese di
viaggio, di alloggio e di assistenza.
Ecco allora una variante.
RIDURRE della
stessa entità l’attuale numero dei membri della Camera significa passare a 1 Deputato
ogni 115 mila abitanti.
I futuri Senatori verrebbero ELETTI in aggiunta ai vari
componenti gli Organi territoriali e potrebbero svolgere, a tempo pieno, i vari
compiti assegnati. La loro permanenza in carica sarebbe indipendente dalla
durata e dalle vicissitudini dei correlati Enti territoriali. Il totale dei costi
di questi due raggruppamenti assembleari sarebbe analogo a quello dell’odierna Camera
dei Deputati.
Postilla.
Il VERO quesito referendario non è se c’è oppure no la
volontà di cambiare, ma se la riforma proposta non ha delle sensate alternative,
magari più in linea con gli obiettivi dati.
La “Democrazia” non corrisponde alla
“prosopopea” di una casta di Primi Super Cives attenta a privilegi, interessi …
PS > tradotto in numeri. Futuri Deputati 530 e futuri Senatori 100 (salvo minimi aggiustamenti)