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ILVA, l’incontro tra Renzi e la pediatra Moschetti: "12mila cittadini a rischio cancro". Oltre le nubi

Di Doriana Goracci (---.---.---.184) 1 agosto 2016 16:16
Doriana Goracci

Aggiornamento quasi in tempo reale per intervento della dottoressa Moschetti, su Facebook:

Aggiornamento : Alcuni mi hanno chiesto perchè al premier Renzi, che quasi subito mi ha chiesto se secondo me ILVA dovesse essere chiusa, io non ho subito risposto in questi termini " SI dovete chiuderla ".
Come ho invece tranqullamente detto lo stesso giorno al TG3 (peraltro ricordando la necessità di occuparsi delle famiglie ed el reddito degli operai )
Io mi presentavo in veste istituzionale, come presidente della Commissione Ambiente dell’ Ordine dei Medici ,e ho fornito i dati scientifici che dimostrano l’ assoluta incompatibilità con la vita e la salute degli impianti e ho argomentato .
Ho detto che alla fine del processo, che loro definiscono di ambientalizzazione, permarrà il rischio di avere un cancro per 12000 persone( secondo ARPA Puglia). E che non c’ è nessun modo oggi noto per ovviare.
Questa era la mia consulenza tecnica ai decisori politici. Il mio ruolo.
Se io dicessi a qualcuno con enfasi ed insistenza che la sua auto ha il motore compromesso e che se partirã in viaggio , come intende fare, non avrà NESSUNA speranza di salvarsi, non sarebbe lo stesso che dire "non partire?".
E nessuno potrebbe sostenere che una simile perorazione sia un invito a partire .
Io se NON HO IL POTERE DI IMPEDIRE di partire ( ahimè) posso solo fare DI TUTTO per cercare di dissuadere.
Quello ho cercato di fare. .
1)Non avevo nessun potere di fargli cambiare idea "intimandoglielo" : chiuda l’ILVA
Mi avrebbe detto:"lei faccia il suo mestiere che io faccio il mio" e non mi avrebbe ascoltato più.
2) Non avevo il potere di fargli cambiare idea "insultandolo" ( come taluni mi hanno accusato di non aver fatto : dovevi gridargli "assassino" ) . Mi avrebbe messo fuori dalla porta subito e avrebbe detto che siamo gente che, non avendo argomenti, usa gli insulti.
Io non potevo sbagliare. Sono stata l’ unica persona ad essere ricevuta privatamente. Ogni minuto in cui ho tenuto la sua attenzione era guadagnato dalla mie capacità diplomatiche.
Renzi mi ha ascoltato invece ancora a lungo, ho avuto la possibilità di spiegare ancora , di parlare della gente del Quartiere tamburi e delle scuole , della legge e delle valutazioni di impatto.
Col garbo e la fermezza che si convengono ad una signora e a una professionista che porta, con la dignità che è propria del suo popolo, le ragioni che sente vere e giuste.
Dal seme che si pianta non si può giudicare la quantità del raccolto.
Io sono fiduciosa .
Dopo l’incontro intanto ho dato molte interviste a giornali e radio, il post del resoconto dell’incontro ha girato moltissimo su internet, così come la foto .Ho ricevuto circa 300 richieste di amicizia fb e risposto in privato e in pubblico per due giorni a domande sull’incontro a persone che volevano essere informate.
Posso affermare che l’incontro col premier è stata una occasione per fare controinformazione .
Che non è passata, come si sarebbe coluto fare non consentendo anche ai giornalisti di fare domande ,solo la verità ufficiale nella quale ai morti e ai malati non si faceva cenno alcuno.
Le battaglie politiche , oggi sono anche molto battaglie di comunicazione.
Certamente con le giuste proteste in piazza, ma anche con questo mio contributo, da moltissimi in effetti ritenuto utile, la voce della città ( o di una significativa parte della città ) è risuonata alta.

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