"In definitiva nel comportamento di Napolitano è facile ravvisare profili di attentato alla Costituzione e di alto tradimento"
Questa tua affermazione sinceramente mi sembra abnorme. Neanche gli oppositori più accaniti alla legge Alfano, neanche i critici più intransigenti verso Napolitano, neanche Di Pietro, neanche Grillo, nessuno ha affermato, almeno pubblicamente, qualcosa del genere.
Tu dici che è persino "facile" ravvisare questi profili.
Io credo che se negli ultimi anni ci fossero stati ben 2 alti tradimenti/attentati alla Costituzione (cioè la legge Schifani + la legge Alfano) se ne sarebbero accorti in tanti e non solo tu.
Di attentato alla Costituzione/alto tradimento si sa ben poco, nel senso che fortunatamente non ci sono mai stati casi finora. Ma di sicuro si sa che devono essere fatti gravissimi, che ledono interessi supremi dell’ordinamento Costituzionale. Io ho sempre sentito parlare di ipotesi come il Capo dello Stato che si vende al nemico in caso di guerra, di un colpo di Stato, di una legge razziale, ecc.... Non credo che siamo in questi casi.
So bene come si ragione nel diritto costituzionale. Infatti io non ho detto che Napolitano ha fatto bene solo perchè anche Ciampi lo ha fatto. Ho usato abbondanti motivazioni per dire che Napolitano ha fatto bene. Ho solo detto che chi oggi critica aspramente Napolitano avrebbe dovuto fare lo stesso nei confronti di Ciampi. Le due cose sono molto diverse.
Quanto alle forze armate, io sinceramente ho difficoltà a capire dove tu abbia reperito queste informazioni.
La Costituzione affida al Presidente della Repubblica il comando delle forze armate, che giurano di fronte al Capo dello Stato, e la presidenza del Consiglio Supremo di Difesa. Ma per quanto ne so io, questi poteri hanno il solo fine di "raccordare" le forze armate con le istituzioni democratiche. Le forze armate devono essere autonome, fuori dalle dispute politiche. Allo stesso modo non possono essere un corpo separato dal resto delle istituzioni, altrimenti formerebbero una specie di "Stato nello Stato". Il Presidente della Repubblica è l’istituto di garanzia che riesce a mettere in equilibrio queste due esigenze.
Nella pratica, da quando esiste la Repubblica Italiana, il comando "effettivo" delle Forze Armate lo ha sempre avuto il Governo. Il Capo dello Stato viene puntualmente informato e consultato, ovviamente. Ma le decisioni su come usare le nostre Forze Armate le hanno sempre prese il Governo e il Parlamento. Così è sempre stato. Come per esempio nelle missioni di pace.
Puoi portarmi ad esempio un caso in cui il Capo dello Stato ha deciso autonamemente come usare le Forze Armate? Ad esempio una missione di pace decisa dal solo Presidente della Repubblica?
Nel sistema americano, in cui il Capo dello Stato è anche il Capo del Governo, è normale che il Presidente disponga anche EFFETTIVAMENTE delle Forze Armate. E così succede.
Da noi la situazione è completamente diversa. D’altronde, tutti i capi di Stato sono anche comandanti delle Forze Armate (credo anche la Regine d’Inghilterra, ma posso sbagliarmi) ma non tutti i capi di Stato dispongono EFFETTIVAMENTE delle Forze Armate.
Sono d’accordissimo sul fatto che la PRASSI costituzionale sia dettata da rapporti di forza tra gli organi costituzionali. E ti ringrazio per la citazione del caro Mortati.
Ma questo non significa che il Capo dello Stato, forte del suo comando delle Forze Armate, possa aumentare i suoi poteri ed imporre la sua autorità minacciando di far marciare truppe verso il Parlamento...
Mi dispiace dirtelo con tanta crudezza, ma la tua posizione nella migliore delle ipotesi è assolutamente fuori dal mondo, o almeno fuori dall’Italia, ma nella peggiore è una posizione autoritaria, perchè siccome il Presidente della Repubblica è il solo ad avere il comando delle Forze Armate e quindi il solo ad "avere la forza", come dici tu...a quel punto la cara "costituzione materiale" distruggerebbe la nostra Costituzione e attraverso i "rapporti di forza" il Capo dello Stato accumulerebbe tutti i poteri che vuole...