• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

Risposta a Beppe Grillo

Di Andrea Campilungo (---.---.---.23) 20 giugno 2009 03:32

Caro Truman Burbank,

è un piacere discutere di costituzione con te.

Devo precisare però alcune cose.

Io non privilegio la favola rispetto alla legge e non rifiuto di leggere la Costituzione quando mi fa comodo.

Se rileggi bene, vedrai che ti dò ragione e non potevo fare diversamente, nel senso che la lettera dell’art.74 della Costituzione è quella e non c’è niente da discutere.

Io ho fatto un paragone con il sistema americano solo per spiegare la logica del nostro sistema. Tutto qui.

E ti ho anche dato ragione sul fatto che la Costituzione non prevede dei limiti per il rifiuto di promulgazione.

Io ti rifaccio però le due domande, alle quali non hai risposto:

1) con cosa si può motivare un rifiuto di promulgazione, al di là di profili di incostituzionalità?

2) in quale caso un rifiuto di promulgazione è stato finora motivato con un motivo diverso dall’incostituzionalità?

Aspetto risposta.

Sul contrasto con l’art. 3, non c’è niente di "lampante" perchè, come ho scritto in diversi commenti, la Corte Costituzionale sulla legge Schifani ha precisato che quell’articolo NON esclude che la legge possa prevedere dei regimi di immunità per le alte cariche dello Stato.

Io sinceramente faccio affidamento alla giurisprudenza della Corte Costituzionale, piuttosto che alla dottrina prevalente.

Io me lo auguro che questa legge sia dichiarata incostituzionale perchè in contrasto con l’articolo 3, ma non si può dire che sia "lampante".

Questo si ricollega anche al discorso dell’esigenza di una legge costituzionale, che è stata sostenuta da molti, a suo tempo.

 

Io però continuo a restare sulla sentenza della Corte Costituzionale sulla legge Schifani (quindi è facilissimo ritrovare la giurisprudenza costituzionale al riguardo, basta leggere questa sentenza). Se fosse davvero indispensabile una legge costituzionale, la sentenza sarebbe stata di due righe e avrebbe detto

"siccome il principio dell’art. 3 ha valore costituzionale, ogni deroga a questo principio deve provenire da una legge costituzionale. La legge Alfano è solo una legge ordinaria, quindi è automaticamente incostituzionale".

Invece la sentenza non dice niente di tutto questo, ma usa altri motivi per dichiarare l’incostituzionalità di quella legge.

Quanto alla tua descrizione della Corte Costituzionale, non la condivido, anche se il discorso qui si allontana dal tema dell’articolo.

La Corte non ha una "forte valenza politica", visto che il 99% degli italiani non ha la minima idea di chi siano quei 15 signori che si permettono il lusso di cestinare una legge approvata da quasi 1000 parlamentari eletti dai cittadini.

La Corte ha una legittimazione TECNICO-GIURIDICA, che si fonda cioè sulle competenze dei giudici costituzionali. E finora le nomine, anche quelle di origine parlamentare, hanno sempre scelto persone altamente qualificate e che non fossero politicamente esposte.

Che si muova con grande equilibrio, è vero.

Ma è una Corte Costituzionale che il mondo ci invidia e che non ha mai avuto timori di indispettire il mondo politico con le sue sentenze. Gli esempi sono tantissimi: la "demolizione" del codice penale del 1930, la sentenza che afferma che la legge sull’aborto è costituzionale, la sentenza recente che ha un po’ smontato la legge sulla procreazione medicalmente assistita, la stessa sentenza sulla legge Schifani, ecc...

Comunque, ripeto, in questo campo entriamo in pareri molto personali e relativi e quindi io non andrei oltre.

Sul fatto che Napolitano potesse prendersi del tempo per firmare, è un’ipotesi che non avevo considerato, lo ammetto.

Probabilmente come gesto sarebbe stato efficace.

Dal punto di vista della coerenza lo sarebbe stato un po’ meno, perchè il Capo dello Stato avrebbe fatto credere a tutti che ci fossero dei motivi di incostituzionalità ma poi avrebbe comunque firmato...

Io non conosco poi questa dottrina prevalente che ammette che il Capo dello Stato possa dire pubblicamente che una legge è incostituzionale ma poi sedersi comodamente sul suo scrittoio, promulgarla e dire che poi se la vedrà la Corte Costituzionale. Non metto in dubbio quello che dici, perchè non ho elementi contrari, ma per curiosità mi piacerebbe avere dei riferimenti più precisi sugli autori che affermano questo.


Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox