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Quando i clandestini eravamo noi

Di politicamentescorretto (---.---.---.200) 21 luglio 2009 20:40

io vorrei sapere solo quanti fantomatici padani o non, vanno in chiesa la domenica,e se hanno mai letto il vangelo,io non vado in chiesa e non mi interessa,ma il vangelo l’ho letto,credo che sia l’unica cosa che approvo della vostra religione.
Allora io domando a voi: se voi vi trovavate nelle stesse condizioni di miseria di guerre di fame di carestie ecc..che si trova una madre o un padre che deve combattere per mettere in salvo i propri figli,come vi comportavate?
ma io non voglio confondere l’accoglienza la solidarietà con chi delinque,ma ne faccio due casi separati.
quante badanti lavorano in nero nelle famiglie leghiste?
quanti lavoratori in nero raccolgono pomodori dalle mie parti?
e se questa manodopera non ci fosse,voi eravate disposti a sostituirli?
quante domande?
datevi una risposta!
la mia risposta è :io per salvare la mia famiglia i miei figli,ti giuro che sarei disposto ad ucciderti!

Le radici che hai

Vengo dalla terra dove c’è sempre il sole,
dove la gente cerca l’ombra per potersi raffrescare.
Stà scritto sulle pietre quello che devo capire,
sono parole antiche che l’uomo non può cambiare!
Memoria è cultura e questo che ci vuole:
ricordare quello che è successo così puoi capire,
il boia diventa vittima pure dopo mezz’ora,
ma la vittima diventa boia se non ha cultura!
su queste radici noi stiamo ben radicati
ci fanno amare popoli mai conosciuti,
noi non ci muoviamo
davanti a chi medita l’odio e la guerra perché di questi criminali la mia mente non dimentica.

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