Mettiamola così signor Rocchi, far passare il semplice passaggio dal segnale analogico a digitale delle trasmissioni radio-televisive come "la rivoluzione del digitale terrestre" è di fatto pubblicità pagata dai contribuenti.
Molte radio sono passate qualche anno fa allo standard digitale di trasmissione, con tanto di pubblicità auto-pagata tramite un consorzio ad hoc. Come risultato ci sono decine di radio italiane ascoltabili tramite internet. Quanto ci vorrà perchè lo facciano anche le reti televisive che stanno nascendo?
Quel giorno per la visione Lei potrà avere:
a) un televisore soggetto ad una tassa annuale, un decoder integrato o meno, cavi e cavetti.
b) un personal computer collegato ad un monitor, un cavo di rete, un mouse.
Chi ha deciso che è meglio la prima opzione e la sovvenziona coi soldi di tutti? Dove è finito il libero mercato?