Rispondo ad Antonio DS.
Egregio signore,
concorderà con me che l’assoluta separatezza fra le parti ed il giudice, e la conseguente terzietà di quest’ultimo, sono condizioni necessarie per la correttezza del processo.
Ed i Pubblici Ministeri dovrebbero spiegarci perchè questo principio dovrebbe valere solo per l’imputato e per le parti lese e non per loro.
Un proverbio delle parti mie dice che il re non fa corna.
Abbiano più fiducia nelle loro capacità e nella loro professionalità ed accettino l’elementare necessità della trasparenza e del giudizio sulla loro attività inquirente, anche se spesso, e questo è nella natura delle cose e non deve offendere la suscettibilità di nessuno, le decisioni sono, almeno in parte, diverse dalle loro richieste.
Abbiano piena fiducia sul dato di fatto che il cittadino non ha bisogno di giustizieri, ma di giustizia ; e questo chiede loro, anche se trascorre il tempo libero guardando le tante sgangherate trasmissioni televisive aventi per argomento fatti giudiziari.
Cordialità
Bernardo Aiello