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Migranti di oggi, ebrei di ieri

Di paolo (---.---.---.23) 25 maggio 2015 15:55

Si’ d’accordo sulle disuguaglianze ,le speculazioni il diritto alla vita ecc.. e poi non ho mai detto che bisogna lasciar morire di fame nessuno .
Resta il fatto che ,se non tutti , molti di questi migranti pagano migliaia di dollari e quindi stiamo parlando di povertà relativa .Poi il paragone con i polacchi non è congruo e neppure quello con gli ebrei che erano europei di fatto .La Polonia aveva una struttura sociale di stampo mitteleuropeo avanzato con un sistema industriale di prim’ordine (specialmente nella metalmeccanica ,ottica ecc.. .E’ stato il comunismo a congelarla ,finito il comunismo rapidamente il popolo polacco ha ripreso la sua identità e il suo ruolo di economia a caratura europea.
Questi migranti provengono da società arcaiche (se non addirittura primitive ), con contesti sociali aleatori e che non hanno conosciuto niente di quello che ha prodotto la modernità :illuminismo ,rivoluzione francese e rivoluzione industriale ,tanto per citarne alcuni . Sono in cerca di una opportunità ,e questo lo capisco ,poi molti sfuggono alle guerre e siamo d’accordo , ma non è con l’accoglienza indiscriminata che si risolve il problema . L’Europa non accetterà mai le quote di questa migrazione , perché già molti paesi hanno importato migrazione ,semmai è l’Italia in difetto , anche se ritengo che la nostra cronica disorganizzazione non ci fornisca i numeri reali di quanti siano già effettivamente nel nostro paese .La percezione è che siano molti di più .
Se non si pone un argine ai conflitti e magari aiutandoli a casa loro ,i numeri presto andranno fuori controllo perché ci sono effettivamente milioni di individui che vedono nell’Europa la terra promessa .
E non stò facendo del salvinismo a buon mercato .
ciao
  


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