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Perché il nemico da battere è il Pd

Di Dr Gottardo (---.---.---.142) 17 maggio 2015 18:10
Dr Gottardo

Gentile pv21,

tutti possono fare scelte che possono essere considerate errori da alcuni (e non da altri). Ma per ogni scelta si dovrebbero valutare contesto e conseguenze. Danno tutti per scontato che se Grillo avesse appoggiato Bersani ora vivremmo nel Paese della Cuccagna: però è impossibile asserire questo con certezza, è poco accorto. Così, giusto per dire. Ma andiamo con ordine.

Prima delle elezioni del 2013 Grillo e Bersani s’insultavano a colpi di "fascista" e "morto che parla". Bersani era convinto di vincere ("smacchieremo il giaguaro") pur avendo fatto una campagna elettorale insipida. Grillo inveiva con "tutti a casa" e "non facciamo alleanze". Il primo non aveva nessun messaggio elettorale, il secondo ce l’aveva, eccome.

Ci furono le elezioni, e Bersani fu sconfitto. Era lui che diceva "smacchieremo il giaguaro", non Grillo. Bersani a quel punto mise su un teatrino con proposte scritte in fretta e furia, per una legislatura "a termine" d’accordo coi 5 Stelle. Perché a termine? Non è già questo un insulto? Un’alleanza PD-PDL va bene per 5 anni e una con Grillo assolutamente no? Comunque Bersani voleva semplicemente un appoggio da chi una campagna elettorale l’aveva fatta dicendo "tutti a casa" e "non facciamo alleanze". Bersani voleva comandare senza dare niente in cambio. Poteva aiutare a eleggere Rodotà, che cosa aveva Rodotà che non andava bene? Lo dico io: Bersani cercava un "NO", ecco la verità. Così fu eletto Napolitano, che in occasione dei colloqui disse ai 5 Stelle: "prima tocca al PD, poi tocca al PDL, poi tocca a voi". Anche qui, chissà perché prima il PDL del M5S, ma chi se ne frega; tanto toccò prima al PD, poi di nuovo al PD, e poi ancora al PD. Dopo il fallimento di Bersani si potevano spendere ancora tre o quattro giorni e lasciar provare il M5S (si erano già perse tante settimane prima). Il M5S avrebbe proposto un governo di ottimi nomi, fuori dalla politica, non i soliti noti. Lo fa sempre, non ha "amici" da piazzare. Fu così che saltò fuori Letta... un altro della forza di Bersani, senza carisma e senza capacità. Non c’è da stupirsi se non poteva durare, come non sarebbe durato Bersani.

I grillini hanno fatto quello che avevano promesso. Il PD ha fatto tre errori uno dietro l’altro. Il primo è che avrebbero dovuto riconoscere qualche cosa (magari Rodotà?) ai 5 stelle; il secondo è stato eleggere Napolitano d’accordo con il PDL, e il terzo è stato scegliere un incapace come Letta. In realtà non sono errori ma una strategia precisa, perché lasciare le mani un po’ più libere ai grillini avrebbe determinato la rovina del PD.

Poi il PD vide in Renzi qualcuno che poteva frenare i grillini. Vero. Infatti al PD non interessa il bene della nazione, interessa sbaragliare i grillini perché ne ha paura. Già stimavo poco il PD, ma dopo l’elezione di Napolitano mi accorsi di che cosa fosse realmente il PD: un ente estraneo all’Italia, volto solo ai propri interessi; da quel momento ho capito molte cose anche passate, del dopo ’94. Ha ragione Giannuli, il PD andrebbe estirpato. Io aggiungo che non va estirpato solo il PD, ma qualsiasi partito. Ragionano tutti nello stesso modo.

Comunque, la fatica di Renzi non ha funzionato. Da due anni a questa parte molti si cullano nell’illusione che il M5S possa implodere, e non è successo. Non sta succedendo. Non succederà perché non può succedere, la classe politica è talmente compromessa e decadente che non sa fare niente di buono, si sta autoflagellando.

Saluti, Gottardo


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