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Expo 2015 a Milano apre i battenti. Quale onore per l’Italia?

Di pv21 (---.---.---.228) 2 maggio 2015 19:02

Genialata >


In concomitanza con la cerimonia ufficiale d’apertura dell’Expo qualcuno ha avuto la “brillante” idea di rimettere mano al testo dell’Inno Nazionale e far cantare al coro di bambini-adolescenti un gioioso “siam pronti alla vita”.


A costo di apparire pedanti non si può non fare osservare la faciloneria e l’insipienza con cui si maneggiano simboli e concetti. Sia in termini di principio che di merito.


In ogni cerimonia ufficiale l’Inno Nazionale va eseguito rispettando, al meglio, l’integrità della versione originale. La ragione è semplice.

Come la bandiera anche l’inno ha un’unica funzione precipua: simboleggiare l’identità di una nazione. Tant’è che nei cerimoniali, in ogni parte del mondo, sono rispettate precise modalità nel riprodurre gli inni nazionali.


Secondo.

Non ha alcun senso far dire a dei bambini “siam pronti alla vita”.

Se ciò vuole essere un modo per proclamare il possesso di energia vitale, anche i neonati sono esempio di grande vitalità.

Se invece s’intende il bagaglio di conoscenze e di esperienze che occorre per affrontare la vita quello dei bambini-adolescenti è ben lungi dall’essere “pronto”.


Ergo.

Non dà prova di “maestria” snaturare il valore ed il significato di Parola e Merito


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