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La Resistenza italiana e il movimento partigiano di Tito, che hanno
combattuto e sconfitto il male assoluto del nazifascismo, vanno
considerati assolutamente come fenomeni nobili e positivi. E fin qui si
capisce perché i comunisti e gli ex partigiani italiani siano in prima linea a difendere l’Esercito di liberazione jugoslavo.
Quello che non si capisce invece è perché gli stessi comunisti ed ex
partigiani italiani sentano il dovere di difendere l’evudentissima deriva
nazionalista del regime titino nei confronti dell’Istria. Bisogna
prendere atto del fatto che puntare il dito contro i comunisti jugoslavi
causa il loro comportamento nei confronti degli italiani dell’Istria
non vuol dire certo sdoganare il fascismo o stigmatizzare l’antifascismo
e la Resistenza. Chi lo fa palesa quella renitenza allo studio e
all’approfondimento troppo spesso tipica dell’opinionismo italiano.