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Discarica Europa. Ecco la considerazione che l’Italia ha per le elezioni europee

Di Elia Banelli (---.---.---.59) 13 maggio 2009 15:53
Elia Banelli

nell’altro tuo commento diciamo in pratica le stesse cose. In Europa si crea la legislazione europea, ed ogni paese ha i suoi interessi da portare avanti e si tratta di bilanciare le richieste dei singoli stati nazionali (che spesso pensano di più ai vantaggi del loro territorio che dell’Europa comune) con quelli globali. Non è provincialismo perchè forsi ignori quanto "nazionalismo" e protezionismo ci sia nelle richieste avanzate dai paesi membri. Si tratta sola di portare gli interessi dell’Italia in Europa e farli valere in sede comunitaria.
L’Ue ci potrà dare una mano preziosa nella lotta alla criminalità e nello sviluppo economico del paese, come già ha fatto in passato. Quando affermi "la lotta alla corruzione, al malcostume e all’arretratezza si fanno in Italia, ragionare così non è solo da provinciali, ma da autoemarginati dalla parte nobile della politica" Io sto dicendo l’esatto contrario, ovvero che la lotta alla corruzione non si deve fare solo in Italia ma con il possibile aiuto dell’Unione Europea e degli organi internazionali.
Le altre considerazioni sul programma e sull’Idv sono opinioni personali che rispetto e ovviamente non condivido, anche perchè sono smentite dai fatti di ogni giorno.

Su Leoluca Orlando ho già detto prima, comunque non credo che conosci la sua storia di accuse alle collusioni mafiose della DC (che furono all’origine addirittura di uno scontro con Falcone) e il lancio del partito "LA RETE" nel 1993 dove attaccava con enfasi Andreotti.

Un ultima cosa: su 72 candidati Idv 67 appartengono alla società civile.

Ma questi sono semplici dettagli.

Appunto.






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