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Discarica Europa. Ecco la considerazione che l’Italia ha per le elezioni europee

Di Elia Banelli (---.---.---.59) 13 maggio 2009 15:20
Elia Banelli

Il problema di un controllo della Bce è al centro dell’attenzione di molte politiche europee. Una delle accuse principali che le viene mossa è appunto la sua eccessiva indipendenza rispetto ai governi. Cercare una soluzione per ridurre questa autonomia e sottoporla ad adeguati controlli non è una semplice trovata elettorale, ma un percorso lungo e sicuramente difficile al quale si potrà arrivare anche tramite la modifica degli statuti. La storia insegna che in politica non esistono processi irreversibili.
Porsi come obiettivo un maggiore controllo sulle banche centrali mi sembra un orizzonte credibile e comunque un progetto da intraprendere, a meno che non si è gelosi custodi del sistema attuale.
Leggo comunque da Wikipedia:
"i cittadini dell’Unione europea possono influenzare le decisioni della BCE solo in maniera del tutto indiretta tramite il processo elettorale in ciascuno degli stati membri: anche così, però, l’influenza sulla concreta politica operativa della BCE esercitabile da parte dei cittadini europei è di rilevanza assai modesta. Di contro è pur vero che la BCE rimane responsabile delle proprie decisioni sia nei confronti del Parlamento europeo che del Consiglio dei ministri: come già indicato le nomime del presidente, del vicepresidente e degli altri membri del Comitato esecutivo della BCE devono infatti essere approvate da consiglio e parlamento prima di diventare effettive ed, inoltre, la BCE deve presentare una relazione annuale del proprio operato di fronte al parlamento riunito in seduta plenaria".
Una leggera forma di controllo esiste già, si tratta di rinforzarla nel futuro trovando adeguati accordi in sede comunitaria.



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