Sul problema "colpevole o innocente" si dovrebbe scrivere a lungo e utilizzando informazioni valide.
Io qui osservo soltanto che l’autrice sostiene a spada tratta l’innocenza
con argomenti che stanno fra il ridicolo e l’illogico: sostanzialmente
testimonia la sua fede nell’innocenza a prescindere da ogni elemento e
ogni ragionamento.
Ovviamente, il fatto che nessuno dei suoi s-ragionamenti stia in piedi non prova affatto la colpevolezza di quella madre.
A
carico della madre parrebbe che ci siano diverse prove, ma l’elemento
principale di sospetto è che abbia tenacemente mentito e che l’unico
movente plausibile delle sue menzogne sia la volontà di coprire il
colpevole. Ottimo argomento di sospetto, insufficiente come prova.
GeriSteve