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A gennaio 2014
“illuminati” della politica lanciano e “impongono” il tanto atteso risolutore della
crisi.
M. RENZI proclama la sua “chiave di volta” che magnifica con le 32 slide
del 12 marzo.
Così la percentuale di consensi arriva al “tripudio” del 40,8%
alle Europee.
Poi i 100 giorni si allungano fino a 1000. Il suo cambio di
marcia da “maratoneta” diventa il passo dopo passo di chi avanza 1 centimetro
alla volta.
Siamo a fine anno.
Il PIL è sceso di un altro -0,4%. Per contro il
Debito è cresciuto del 2,8% e la disoccupazione segna il 13,2%. Per il 2015 si
spera in un PIL da +0,5%.
Intanto Renzi continua a scommettere su “margini” di
flessibilità tutti da quantificare e spuntare.
Nulla è perduto.
Se, dopo
l’avviata espansione USA, anche Germania e Francia riprenderanno a crescere a “ritmi”
sostenuti allora avremo una reale occasione di superare la crisi.
Ci basterà
rinverdire la tecnica (più volte già adottata in passato) di “agganciare” la
ripresa altrui.
Ben che vada si tratta comunque di aspettare (e resistere) un
altro semestre.
Questo ha poco, o nulla, a che fare con i mirabolanti effetti delle
“epocali” riforme sinora sbandierate.
Ergo. Forse è Tutta colpa di Carosello se
in politica piovono slogan e spot …