Un regime (nel senso di dittatura) che avanza si riconosce anche dal fatto che l’occupazione principale di chi dovrebbe governare diventa un mettere il bavaglio a chiunque si oppone. L’autore del qui presente articolo gradirebbe passare con olio di ricino il Franceschini che giustamente denuncia il ripristino delle leggi razziali, ma dovrà aspettare ancora un poco.
Nel frattempo ben venga la denuncia di un governo razzista, amorale, che specula sulle morti del terremoto, che uccide in Afghanistan, che si appresta a mandare navi militari in Somalia con supremo disprezzo della Costituzione.
Io l’altro giorno ero a Milano. Mi sono fatto una passeggiata a piazzale Loreto e ho studiato il posto. Non si sa mai, dicono che la storia si ripete.