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De Magistris, Alfano e la memoria corta

Di paolo (---.---.---.108) 8 ottobre 2014 21:47

Vedi Aragno ,continui sulla stessa linea . Mi sembra che tu non riesca a cogliere la differenza tra il "politico " Alfano e l’istituto che lui rappresenta . Il rispetto è dovuto per l’Istituzione che rappresenta e non per l’Alfano in quanto persona o politico .
Quindi la legge è tale a prescindere e va comunque rispettata e Alfano sarebbe in omissione di atti di ufficio se non la facesse rispettare . Per stabilire se la Severino è o meno incostituzionale ( ma è scontato che non lo sia) c’è la Corte Costituzionale , non lo decide né il cittadino Aragno né chicchessia .Comunque nulla ci azzecca (per dirla in dipietrismo )con l’art. 27 della Costituzione ,inquanto non trattasi di norma giuridica ma di regolamento amministrativo approvato dal Parlamento che definisce i requisiti di idoneità per ricoprire un ruolo istituzionale .
E poi mi sembra che il non avere una condanna , anche se di 1° grado , sia un requisito sacrosanto . In paesi più civili del nostro basta un avviso di procedimento a carico per essere sospesi (o autosospendersi ) , mentre nel nostro Parlamento hanno bivaccato condannati in via definitiva per metà dei reati previsti dal codice penale.
E’ ora di finirla. 
ciao


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