mi riferisco esattamente alla sua forma patologica che è, come dici tu esattamente l’altra faccia dello "spiritualismo patologico". Considerare l’uomo come pura biologia implica che tutto ciò che è "trascendente" - cioè che è "altro" dal biologico - appartenga ad uno spirito trascendente l’umano. Dal momento che sono ateo, non credo affatto che esista un dio trascendente, ma penso che esista un "trascendente" proprio dell’essere umano; chiamalo realtà mentale, inconscio, psiche, chiamalo come vuoi ma è qualcosa di non materiale che è espresso dalla realtà materiale umana alla nascita e finisce con la morte del corpo. Ma nella vicenda che ho raccontato mi pare chiaro che si vada verso una dimensione trascendente che va al di là dell’umano. ciao.