Scusami Paolo,
potrei riconoscere che, rispetto a quanto dice Enzo, ci possano essere considerazioni uguali e contrarie. Su queste "argomentazioni uguali e contrarie" si potrebbe discutere, se solo non fossero "l’ha detto l’Europa" oppure "l’ha deciso il governo"! Sì, perché io altre argomentazioni valide non ne ho mai sentite, se non generici slogan contraddetti nei fatti.
Ma è il secondo paragrafo che mi sconcerta: "Deve valere il principio di responsabilità". Tu sai che le cariche istituzionali non hanno responsabilità nell’esercizio delle loro funzioni. Se si facesse la TAV e il giorno dopo si scoprisse che è stato un sommo errore, non ci sarebbe alcun colpevole.
Ma non possiamo neppure parlare "del giorno dopo": si tratta di 20 miliardi di euro e 20 anni di lavori che non potrebbero essere cancellati con un "scusate, ho sbagliato e mi dimetto". E’ la più grande e costosa opera pubblica dall’Unità d’Italia.
Ciao,
Gottardo