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Tsunami Renzi (40,81%) e Grillo doppiato

Di (---.---.---.191) 30 maggio 2014 07:11

Va bene Paolo,

> ma mi dici per cortesia con chi ce l’hai, perché non mi risulta quello che mi attribuisci.

Credo che tu ti riferisca alla fine che ha fatto Ingroia, e alla mia battuta che tu la preconizzi per il M5S.

Le tue accuse al M5S, come quelle di altri, vertono sovente sulla forma esteriore del movimento: il linguaggio, il funzionamento interno (come visto da fuori), l’indisponibilità a fare alleanze. Tu e altri in sostanza dite che il comportamento da tenere sarebbe diverso: parlare bene, avere democrazia interna, fare alleanze, addirittura prendersi i rimborsi elettorali e le diarie per intero.

Io ho già visto tanti partiti fare così: tutti. E hanno fatto ben poco. Ingroia è il caso limite: educato (fin troppo!), bei propositi, più che disposto a fare alleanze. Poi è finito nel tritacarne. Anche SEL IDV e altri sono marginalizzati. Se il M5S si mettesse a fare anche lui come loro sparirebbe presto. Perché nel dire le cose che dice il PD, il più bravo di tutti è il PD stesso (il fare è un altro discorso). Nel dire le cose che dice FI, FI è il più bravo di tutti. La morale del discorso è: il M5S può continuare a esistere solo se è diverso da PD ed FI. Consigliare al Movimento di assumere un atteggiamento più tradizionale è lo stesso che mandarlo all’estinzione o alla marginalizzazione.

Quello che scrivo non deve far pensare che il comportamento del M5S sia dettato da istinto di sopravvivenza. Sono scelte precise dettate dall’etica e da una visione della politica diversa da quella in auge finora. Io e molti grillini crediamo veramente che i rimborsi elettorali e gli alti stipendi siano un male, non è uno spot elettorale. Ovunque ci sono soldi c’è malaffare: ma se togli i soldi, sparisce. Nel caso della politica non è ancora abbastanza, perché oltre ai soldi c’è il potere. E allora devi togliere o limitare il potere di chi è stato scelto come rappresentante: ecco il perché della democrazia diretta e del limite dei due mandati. Infine, sulle alleanze: se due forze politiche hanno le stesse idee, che senso ha che ci siano due forze diverse? Il motivo, purtroppo, è che soldi e potere fanno gola, e ognuno vuole prendersi la sua fetta. La frammentazione diventa eccessiva e non si riesce a combinare niente, ma con le alleanze si salvano capra e cavoli: in nome della responsabilità si buttano a mare alcune promesse fatte agli elettori, e si fa bandiera di altre per continuare ad avere consenso elettorale.

In questo panorama, le persone normodotate dovrebbero capire che il M5S è l’unica speranza di salvezza. Invece non succede, anzi, il movimento viene demonizzato proprio sui suoi elementi positivi e risolutivi. Io sarei contento di avere contradditorio, ma fatto bene. Il Movimento non è perfetto e per sconfiggere una classe politica agguerrita senza negare i propri ideali occorre essere scaltri pazienti determinati realisti e brillanti. Bisogna convincere senza mentire, c’è bisogno di un sacco di gente preparata e onesta (e senza soldi). E’ difficile, si fanno sempre errori e di questi errori tutti ne approfittano subito.

Per concludere, ce l’ho con te, con Enzo, con FDP, con tutti quelli che non sono onesti o non si curano di capire meglio. E non ho bisogno del Maalox: come già scritto, la delusione è scivolata via. Attendo fiducioso, convinto che gli errori verranno corretti per quanto possibile, senza per questo diventare come gli altri. Le idee sono solide.

Ciao,

Gottardo


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