La sinistra è un pastrocchio. Il problema è, banalmente, questo. D’altra parte da sempre a sinistra ci si litiga e si discute all’infinito, per il semplice fatto che è strutturata su un confronto di identità. La destra cerca un capo e quando l’ha trovato ha risolto i suoi problemi; facile.
Ma continuare a fare e a vivere in un pastrocchio è deleterio per la mente e per le tasche di chi sta a sinistra. In particolare quando sopravvivono tendenze che sono morte e sepolte da decenni ma che si aggirano come zombie appena sentono aria di conflitto sociale o di elezioni.
Il problema di "rifondare" (senza alcun riferimento a "Rifondazione") la sinistra è enorme perché comprende temi economici, sociali, culturali, antropologici. Ivi compresa la laicità che non è solo opposizione all’arroganza delle gerarchie ecclesiastiche ma anche a quella alienazione religiosa di cui parlava Feuerbach.
Consiglio per chi non lo conoscesse un recente libretto di Elisabetta Amalfitano "Le gambe della sinistra", strutturato su una serie di interviste a vari intellettuali di sinistra: Canfora, Signorelli, Carlassare, Urbinati, Ciliberto, Longobardi, Fagioli. Il tema è come conciliare uguaglianza e libertà.
Cioè andare al fondo del problema su cui la sinistra si è divisa, ha litigato eccetera.
Sul M5S per me il discorso è chiaro e scritto da tempo: le parole d’ordine del movimento sono quasi sempre (sull’immigrazione ho dei dubbi) di sinistra. Coinvolgenti e apprezzabili. Il modo di fare politica, arrogante e sprezzante, svela invece il "cuore nero" che è il nucleo della mentalità di Grillo (sicuramente) e di Casaleggio (probabilmente). Si tratta perciò di separare le mele buone dalle mele marce; è possibile oppure senza Grillo tutto collassa ? Sicuramente non potrebbe rimanere com’è ora, ma se emergesse qualche testa pensante un po’ meno stupida di quelli che hanno creato dal nulla un movimento ampio e importante senza avere alcuna idea di come usarlo ?
Per quello che mi riguarda non ho niente contro un grillino disponibile al dialogo, non ho nessuna disponibilità a dialogare invece - ammesso che fosse nelle mie possibilità - con Grillo o i suoi talebani.
"Interessante per la sinistra italiana" in questo senso: perché pone fortemente temi (salario minimo per tutti, garanzia di sopravvivenza, ridimensionamento dei costi della politica, rigore morale, salvaguardia dell’ambiente eccetera) che la sinistra o ha dimenticato o ha mantenuto vivi però all’interno di una proposta politica che non ha più nessun appeal per molti e diversi motivi.
saluti, FDP