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Riflessioni sulla democrazia – Democrazia e ingiustizia I°

Di Karim METREF (---.---.---.49) 20 aprile 2009 17:09
Karim METREF

Caro Damiano,
Sono d’accordo che non si può continuare a pensare di poter fare dieci figli. Ma questo non c’entra niente con la democrazia. La Tunisia è una delle dittature più feroci su questo pianeta eppure la gente da vent’anni ormai non fa più figli. E questo minuscolo paese sta per entrare in grave crisi per mancanza di giovani. È una questione di educazione e di mentalità. Ma c’entra poco con la democrazia. La pi grande democrazia del pianeta invece non ha ancora risolto il problema.

 

Caro Elia,

Conosco Massimo Fini e il suo movimento zero (mi sembra), egli è soltanto uno dei tanti, scrittori, filosofi, sociologi, attivisti, movimenti popolari... che fanno vedere che il sistema prende acqua da tutte le parti. Le soluzioni proposte poi sono da vedere. Nessuno tiene la verità. L’importante è non fermarsi di riflettere e cercare.

Io non accomuno niente. Anzi dissocio completamente. Non me la prendo con il concetto di democrazia (tout-court) ma con la democrazia parlamentare che nasce con il capitalismo e finora non è riuscita a funzionare senza di esso. Richiede una classe politica che vive di politica. E per ciò richiede soldi molti soldi. Ad offrire i mezzi di questo funzionamento sono le classi che hanno il potere economico. Quando non sono loro direttamente coinvolte nella rappresentatività politica.

I sistemi dell’Europa del nord hanno funzionato con liberalismo limitato e con pochi scontri sociali perché hanno potuto tirare dalle risorse naturali, dall’industria e da altri fattori, una ricchezza immensa con la quale hanno potuto per anni pagare grassamente la pace sociale.

Non a caso in tanti di questi paesi sopravvive anche la forma di rappresentanza meno democratica esistente: la monarchia. E non a caso, oggi che anche lì la ricchezza si è sempre concentrata tra le mani di pochi e che gli stati fanno fatica a ridistribuirla, gli spazzi di libertà si stanno chiudendo e le forme di autoritarismo e di “sicuritarismo” che stanno colpendo il mondo intero si stanno aggravando d’anno in anno.


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