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Tumori e alimentazione. Errare è umano, perseverare è da Iena

Di Ilaria Ampollini (---.---.---.233) 12 maggio 2014 17:49
Iaia Leone

cercherò di mantenere la calma e di andare con ordine. dunque: innanzitutto, la medicina di oggi è il risultato di millenni di scoperte e progressi, quindi le cure che abbiamo oggi non sono state vomitate fuori improvvisamente dall’industria farmaceutica, ma sono il prodotto di acquisizioni culturali avvenute con grande fatica e lentezza. sappiamo che il mirtillo è efficace per la prevenzione e in alcuni casi per la cura della cistite, sappiamo che i salumi sono dannosi per l’organismo se mangiati troppo spesso (più di una volta a settimana), sappiamo i meccanismi di generazione di un tumore e, purtroppo, ad oggi riusciamo a intervenire solo con terapie come chemio e radio, che hanno effetti collaterali non trascurabili. si spera in futuro di trovare terapie con percentuali più alte di successo e minori effetti collaterali. se ha voglia di leggere informazioni più approfondite, le può trovare sul sito dell’AIRC. 


lei usa tre termini, convinzione dogmi e pregiudizi, che poco si sposano con il metodo scientifico, ma potrebbe anche aver ragione, perché alla fine anche gli scienziati i ricercatori i medici sono uomini, anche loro sbagliano, anche loro sono spesso guidati da interessi economici o di gloria, esattamente come un idraulico, un economista, un politico o come lei (non so che lavoro faccia). però, c’è un però. gli scienziati non lavorano MAI in solitaria e sono chiamati a rispondere a una comunità scientifica, che si autocontrolla, e lo fa, siamo sicuri che lo faccia, perché altrimenti non avremmo i progressi che abbiamo (pensi solo alle protesi di ultima generazione, alla prevenzione di infarti e ictus, alla cura di tutte quello patologie che fino a pochi decenni fa erano mortali). per esempio, noi oggi sappiamo che uno dei maggiori responsabili dei tumori è il fumo e, per quanti siano gli interessi che girano attorno al tabagismo, non si tira indietro nessuno nel dirlo e ridirlo. peccato che poi magari ci sono persone che guardano Le Iene, si vogliono curare con l’aloe ma fumano infischiandosene dei consigli dei medici, va beh.

ora, tiro le somme e rispondo a questa sua domanda: "In base a cosa lo dite? Avete dei dati che supportino questa vostra convinzione?"
Sì, non si tratta di semplici dati, si tratta di decenni di studi e di progressi (lei sa vero che i tumori non sono certo una malattia recente?) che hanno permesso di ridurre notevolmente i tassi di mortalità e aumentare la sopravvivenza dei pazienti. se lei prende un qualsiasi manuale di oncologia, tipo questo , e se lo legge, magari riuscirà a imparare quali sono i meccanismi con cui si forma un tumore; si renderà conto di quanti differenti tipi di tumori ci sono, di quanto siano complessi, di quanto purtroppo non basti un po’ di frutta e verdura per curarli. poi, se ci sono scienziati, ricercatori e medici convinti che con l’alimentazione si possa curare il cancro, questo è quello che faranno: prenderanno centinaia di pazienti ammalati di cancro disposti a entrare in una sperimentazione, un gruppo di questi sarà curato con l’alimentazione, un gruppo con le terapie tradizionali, un gruppo con del placebo. alla fine del trial si guarderà quale terapia ha dato i risultati migliori.

nel frattempo, lei cerchi di ricordarsi che ci sono persone che lavorano 9, 10, 11 ore al giorno in laboratorio, pagate 1000 euro al mese, per fare ricerca SERIA su patologie SERIE. poi ci sono Le Iene, che prendono un cazzo di microfono, intervistano gente a caso, montano le interviste come merda vogliono e le fanno credere che i miracoli esistano. non c’è niente di male a credere nei miracoli, ma allora tanto vale spegnere la tv e farsi un giro a Medjugorje. almeno camminate, che fa bene alla salute. 

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