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Il lavoro deve essere pagato, caro Sofri

Di (---.---.---.51) 8 maggio 2014 14:40

Purtroppo, da quello che si sente e si vede in giro, il problema non riguarda solo i giornalisti in nuce.

Pagare 300-400 euro al mese per lavori assolutamente precari, di nessuna soddisfazione, che per di più impegnano molto più tempo, è o non è far lavorare gratuitamente! Io sostengo di si, perchè quei soldi bastano appena per i trasporti e un panino. E questo, francamente, mi pare peggio che pubblicare senza compenso il lavoro di un aspirante giornalista, perchè per lo meno quello ne guadagna in visibilità e soddisfazione personale.
Da tempo sostengo - in completa sintonia con le idee di Grillo - che di lavoro ce ne sarà sempre meno: è un fatto ineluttabile, a meno di un conflitto (intendo guerra!) mondiale che distrugga mezzo mondo e ammazzi qualche centinaia di milioni di persone.
Allora, se le cose sanno così, se questo è il futuro che aspetta i nostri figli e nipoti, bisognerebbe non nascondere la testa nella sabbia e considerare seriamente che solo una parte della popolazione attiva potrà avere un lavoro vero, e quella parte dovrà essere retribuita, e anche bene, indipendentemente dal lavoro che svolge.
Si dirà: e gli ALTRI?
Per gli ALTRI non vedo altra possibilità che un reddito di cittadinanza che consenta di vivere (non di sopravvivere, però!), dignitosamente: dovremmo governare questi processi, non aspettare che le cose avvengano da sole e cercare poi dopo di metterci una pezza.
Ble


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