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Grillo e l’uso politico di Auschwitz

Di Fabio Della Pergola (---.---.---.160) 19 aprile 2014 20:03
Fabio Della Pergola

"Poi ho gradualmente maturato un’altra ipotesi, che isola come principio attivo fondamentale il nazionalismo e attribuisce agli altri il compito secondario di plasmarne la forma e di amplificarne l’effetto sulle masse".... capisco e apprezzo la sua ricerca, ma se quello che riporto è l’esito finale direi che siamo sui minimali. Se i nazionalismi hanno dato vita agli orrori più eclatanti, non è che le forme istituzionali sovranazionali (che fossero imperi o teocrazie) abbiano dato risultati molto diversi.

"l’attribuzione di responsabilità collettive ad intere categorie di persone". Quindi se dico che i bianchi hanno schiavizzato e massacrato i neri o gli indigeni ovunque nel mondo faccio un discorso....nazista? Cerchiamo di capirci. Una cosa è fare delle generalizzazioni che rimandano ad un intero tessuto sociale altra cosa e fare "categorie".
I polacchi erano un popolo e una nazione che aveva una sua tradizione culturale dove l’antisemitismo allignava da secoli. Non saranno stati tutti assassini né tutti complici di assassini, ma se dico "i polacchi sono stati antisemiti" anche un bambino delle elementari capisce quello che dico. Se dico i bianchi hanno praticato l’apartheid in Sudafrica, chiunque sa che non intendo una generica ’categoria’ umana, né tutti i bianchi individualmente intesi. Lei no. Vede a dove porta la schematizzazione astratta ?

Che la shoah sia stata un vulnus per l’intera umanità è fuori di dubbio, ma - insisto - in quei forni ci finì chi era ebreo, non chi era un generico essere umano. Capisco che lei ha da perseguire i suoi fini ultimi per avversare tutto ciò che anche lontanamente sappia di sionismo, ma si rende conto che con il discorso che fa - condivisibile in un ALTRO contesto di ricerca storica - qui arriva a negare l’indiscutibile ebraicità delle vittime ? Gli ebrei erano soppressi in quanto ebrei. Possiamo girarci intorno per mille anni ma questo era ed è il fatto. E quel simbolo bistrattato sta lì a significare il progetto di sterminio di quelle persone che entrarono lì perché ebree (senza negare nulla alle altre categorie di vittime).

Se fosse vero che quel simbolo, che è paragonabile ad un sacrario, è di tutti perché non si è ribellato a Grillo, come ho fatto io, in quanto essere umano offeso per l’appropriazione indebita - a titolo di tornaconto elettorale - che ne ha fatto ?

La comunità internazionale si è mossa alla fine - un po’ tardi naturalmente - e buon pro gli faccia. Senza scordare che il Ruanda è lì a dimostrare che cosa sia, davvero, la comunità internazionale.


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